giovedì 26 novembre 2009

Finisce novembre anche per Radio Punx

Ciao radiopunxisti. Ci sono novità, e ve le esponiamo in forma telegrafica in modo da non annoiare le vostre fondamentali scellule grisge, come direbbe Poirot.

Dopo varie peripezie, siamo riusciti a (ri)stampare gli albetti dei capitoli 2 e 3, dato che la "prima infornata" era andata esaurita. Potrete trovarli da Loriga Fumetti, in piazza Garibaldi 7 a Cagliari o richiederli agli autori, nel caso li trovaste in giro invece che sulle loro scrivanie a realizzare il numero 4.

Con colpevole ritardo vi annunciamo poi che, durante la manifestazione Nuvole Quartesi (all'ex convento dei cappuccini, Quartu Sant'Elena, fino al 29 Novembre) potrete ammirare alcune tavole del vostro fumetto preferito (no, non Death Note, maledetti pezzi di merda!) e dei vostri autori preferiti (no, no, nooo, Johnny Romita Junior e Gipi non c'entrano un cazzo!).

Inoltre da oggi e fino al 30 Novembre, nell'ambito della manifestazione Nues 2009, che si svolgerà nel Quartiere Marina a Cagliari, potrete trovare i nostri albi presso lo stand della libreria Piazza Repubblica Libri.

venerdì 6 novembre 2009

ECCO IL CAPITOLO 3!

Bentornati all'ascolto!

A breve distanza dal Capitolo 2 (che per l'occasione potrete rileggere rimasterizzato, con alcuni refusi eliminati e con il redazionale!), finalmente siamo lieti di presentarvi il
della nostra infame opera a fumetti!
Ecco qua sotto la bellissima copertina (che vi avevamo già mostrato), risultato della spremuta delle menti dello scrittore e del disegnatore. Cliccateci sopra e leggete, farabutti!

E dopo che leggete, lasciate un commento o un'offesa in lingua d'oc.

Intanto, giusto per allietarvi qualche minuto di più, vi piazziamo qua sotto i due "editoriali" che aprono gli albetti. Il colpevole è sempre il Pau, che ci mostra prima il suo lato amarognolo e poi il suo lato aspro. Uno sceneggiatore che ha più gusti del carte d'or, insomma.

INTRO CAPITOLO 2
ANNI

Un anno.
Quante corde spezzi, in un anno?
Quante note sbagli, quante accordature saltano, quante ottave sotto puoi arrivare?
E quante ore piene di prove da fare, concerti da affrontare, day after da vomitare...
Ma c'è un momento che ti fermi, ti accorgi che la chitarra è diversa, ha dei graffi che l'anno scorso non aveva, il ponte un po' scheggiato, un adesivo in più.
E allora ti alzi, prendi il plettro (un plettro nuovo fiammante, che quello dell'anno scorso l'hai rotto e ti è dispiaciuto per giorni) e ricominci a suonare.
Ancora e ancora.
Per un anno. O forse più.

INTRO CAPITOLO 3
EPPUR MI FAN CAGARE GLI U2

Come no. Se mi fanno cagare, mi fanno cagare.”
“Non puoi dirlo... Under a Blood Red Sky, War... sono ottimi dischi.”
“Sono dischi vecchi. E sopravvalutati.”
“Stai bestemmiando.”
“So quello che dico. Un rockettino sciapo, due o tre strofe banali, e poi avanti così per vent'anni.”
“Quindi gli U2 non sono serviti a nulla?”
“Come no? Sono serviti a fare soldi a palate, a regalare alle folle un nuovo messia politicamente corretto, eccetera.”
“Sei cinico.”
“Rea-li-sta. La parola giusta è realista. Un gruppo di ragazzini che ho visto l'altra sera ha più robe da dire. E robe più interessanti, oltretut”
TOC TOC
“Avanti”
“Eh-ehm, scusate se vi disturbo, signori, ma sono già le ventuno e trenta”
“Mmm, ok. muoviamoci.”
“Dove ho messo il plettro?.”
“A proposito, Edge... Me lo spieghi perché iniziamo la scaletta con quella merda di Breathe?”

mercoledì 4 novembre 2009

Vedi Lucca e poi muori (resoconto con gesto apotropaico)


Ciao a tutti, amici radiopunxisti!
Cosa dire, appena tornati da Lucca?
Prima di tutto, le comunicazioni di servizio.
Il pdf con l'episodio numero tre sarà online nella prima mattinata di venerdì 6 novembre.

E ora, partiamo col resoconto lucchese.
Anzi, no.
Per quello vi rimandiamo ai rispettivi blog degli autori, se si degneranno di aggiornarli.

Qua ci preme soltanto appuntarci alcuni momenti, persone e sensazioni che altrimenti finiremmo per dimenticare.
Uno. I colleghi del Workshow, e una serata passata a scambiarci idee mentre scorreva il mirto creato dalle sapienti mani dell'autore più grosso.
Due. Tutti gli spunti che Pierdomenico Baccalario e lo staff Atlantyca ci hanno dato. E gratis, per giunta.
Tre. La gentilezza di Luca Bertelé, di Marco Rizzo, di tutto lo stand BD e del bravissimo Andrea Accardi.
Quattro. La compagnia delle chine vaganti residenti in lumbardìa. È sempre un piacere stare un po' con voi... se foste belle patatone vi daremmo un basio. Per fortuna non lo siete.
Cinque. La tipa in gonna che, a gambe divaricate, stazionava fuori dal padiglione degli editori. Grazie del panorama, davvero. Graziegraziegrazie.
Sei. Tutti gli autori sardi e le nuove conoscenze (ciao Emilio!) che tra padiglioni, pizzerie e bar vari fa sempre piacere trovare.
Sette e otto... Gira nel mio cerchiooooo, UAAAHH!
Ehm, scusateci, cerchiamo di ridarci un tono. Il fatto è che quando ci partono i Litfiba non riusciamo più a ragionare.
Sette. Gli autori cui abbiamo appioppato il nostro fumettino e che hanno evitato di fancularci. Compreso Sergio Bonelli, che ci aspettavamo molto più vecchio... Ma quanti anni ha? Conosciamo cinquantenni più decrepiti. Beato lui.
Otto. Chi il nostro fumetto lo ha acquistato e/o prenotato, permettendoci così di andare avanti nella stampa dei capitoli e nella loro diffusione capillare. GRAZIE.

Vi lasciamo con un'altra immagine a metà tra la reclamme di funariana memoria e il vespismo più becero.
Cià!